Esplosione Novafeltria: ancora in prognosi riservata la donna estratta dalle macerie
Sono gravi ma stabili le condizioni di Luciana Bega, ricoverata da ieri al Centro Grandi Ustionati del Bufalini di Cesena. La prognosi per la donna resta dunque riservata. I carabinieri di Novafeltria stanno intanto proseguendo le indagini per riuscire a capire quale sia stata la ragione dell’esplosione. Il fatto che Luciana fosse seguita dai Servizi Sociali e che solo pochi giorni fa sia stata anche denunciata per possesso di armi atte ad offendere e minaccia a pubblico ufficiale, delinea un quadro di grave sofferenza e di una personalità disturbata. Circostanze che potrebbero accreditare quindi l’ipotesi del tentato suicidio col gas. Se così fosse la donna rischierebbe anche l’accusa di tentato disastro colposo, avendo messo a rischio col suo gesto la vita dei vicini. La coppia di anziani che viveva nell’abitazione attigua non ha infatti potuto far rientro a casa perché ora è strutturalmente insicura: in questi giorni sono ospiti di parenti a Ravenna. Non si può escludere, tuttavia, neppure l’origine accidentale dell’esplosione, originata da un malfunzionamento dell’impianto. Il caso verrà assegnato ad un pm della procura di Pesaro, intanto i Carabinieri di Novafeltria continuano a monitorare ciò che è rimasto dopo l’esplosione per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio.
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