Resta sempre alta la tensione nella vicina Siria, dove – nei pressi di Homs – è stato fatto esplodere un gasdotto che rifornisce due centrali elettriche nel centro del paese. Un attacco terroristico che conferma il cambio di passo del movimento di opposizione ad Assad, sempre più armato e bellicoso. Segnalata anche l’uccisione di 18 soldati delle forze lealiste. I media ufficiali di Damasco parlano di pesanti ingerenze di Stati Stranieri negli affari interni del Paese, e della presenza di mercenari e terroristi salafiti. Si tratta del quarto attacco del genere compiuto contro oleodotti e gasdotti nella regione centrale di Homs.
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