E' arrivata la prima ondata di calore del 2013, decisamente in ritardo rispetto alla tabella di marcia che aveva surriscaldato le estati degli ultimi dieci anni, nelle quali la prima sequenza dei giorni di caldo intenso era comparsa anche in maggio. Le temperature resteranno alte fino a lunedì, martedì al massimo, per tornare a scendere. L'ondata di calore che segnerà questo fine settimana ''non è un fenomeno eccezionale'', osserva Massimiliano Pasqui, dell'Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr). In generale, prosegue, l'estate si annuncia molto diversa rispetto a quelle degli ultimi 10 anni, tutte caratterizzate da ondate di calore precoci, lunghe e numerose. ''Finora - aggiunge - abbiamo avuto solo brevi periodi di innalzamento delle temperature, ma non si era mai ancora verificata una vera ondata di calore''. Quest'ultima è un fenomeno con caratteristiche molto precise. Nel Mediterraneo, per esempio, entra in gioco un meccanismo che solleva fino all'altezza di 2.000 metri una grande massa di aria calda proveniente dal Sahara occidentale e che, una volta in quota, entra nel flusso dell'area di alta pressione dell'anticiclone delle Azzorre: quest'ultimo diventa allora una sorta di nastro trasportatore che trasporta fino a noi l'aria calda del Sahara. ''Solo quando sono attivi entrambi questi meccanismi, particolarmente efficienti e persistenti, si ha un'ondata di calore'', spiega Pasqui. E' anche un fenomeno semplice da prevedere: ''da una settimana tutti i modelli meteorologici convergevano nell'indicare l'arrivo dell'onda di calore per questo fine settimana''. Se oggi e i prossimi giorni saranno caldissimi, l'estate 2013 non sarà rovente. ''Potranno esserci nuove ondate di calore, ma di breve durata e che si alterneranno a periodi più freschi, anche con piogge'', osserva l'esperto. Una situazione che segna un'inversione di tendenza rispetto alle estati torride che si sono succedute a partire dal 2003. ''Quella del 2013 sara' comunque un'estate calda, se confrontata alla media degli ultimi 30 anni, ma senza situazioni di disagio prolungato. Sarà molto diversa - ha concluso - rispetto alle estati degli ultimi 10 anni, tutte caratterizzate da ondate di calore numerose e durature, in alcuni casi comparse precocemente, già in maggio, o tardive, prolungate fino a tutto ottobre''.
Riproduzione riservata ©