Dalla pensioncina del tarocco Villa Zefiro all’Hotel Mosè di Torre Pedrera, al Maracaibo di Rivazzurra fino al K2 di Cesenatico. A 4 strutture sono stati messi i sigilli prima della fine della stagione: una cronaca estiva che ha esposto la riviera ad un grosso rischio di immagine. Villa Zefiro ha aperto il buco nero: è stato il primo caso in Italia di sigilli a un hotel per via dei suoi ospiti: venditori abusivi sulla spiaggia che usavano le camere oltre che per vivere anche per custodire la merce contraffatta. Altri 3 alberghi gestiti dal tour operator Costa Romagna, sono stati sottoposti a provvedimenti di chiusura. I motivi: strutture fatiscenti e lavoratori non pagati. E i clienti, a centinaia che già avevano saldati il soggiorno si sono trovati con la vacanza bucata e hanno dovuto fare le valigie verso altre strutture messe a disposizione dal comune. Nel video le intervise a Patrizia Rinaldis (Presidente albergatori di Rimini) e Fabio Galli, (Assessore al Turismo di Rimini)
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