Estorsione: l'avvocatessa Adele Giordano ha confessato
Ha confessato Adele Giordano, l’avvocatessa di Treviso arrestata insieme al marito Alfonso Romano per il coinvolgimento nell’estorsione ai danni di un imprenditore sammarinese. L’ammissione di aver avuto un ruolo di mediazione nella vicenda durante l’interrogatorio di garanzia di questa mattina. Massimo Micheloni era suo cliente e garantiva l’introito più importante per il suo studio. Se avesse rifiutato di condurre la trattativa per l’estorsione, Micheloni le ha detto che avrebbe cambiato legale di riferimento anche per tutto il resto. Sarebbe tutta qui la ragione alla base della sua adesione, al piano estorisvo. Il gip di Treviso ha convalidato comunque l’arresto della donna e si riserverà di decidere nelle prossime ore sull’istanza di scarcerazione. Resta in carcere anche il marito dell’avvocatessa che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il materiale con cui si stava tentando di estorcere 400mila euro all’imprenditore sammarinese è in due dvd e due chiavette usb che sono sotto sequestro. Nulla trapela sui contenuti dei supporti informatici. Si è ipotizzata la pista del ricatto a sfondo sessuale oppure documenti fiscalmente sensibili su attività “borderline” che, secondo i presunti estorsori, avrebbero potuto mettere nei guai l’imprenditore sammarinese. Massimo Micheloni e Alessandro Agostini, in carcere da venerdì a San Marino, dovranno essere sentiti dal Commissario della Legge Manlio Marsili entro e non oltre giovedì prossimo. Contro di loro, a questo punto, anche la dichiarazione dell’avvocatessa Giordano, oltre alle intercettazioni telefoniche e alle altre prove documentali.
Luca Salvatori
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