Estorsione su giovani riminesi

Tutto ha inizio lo scorso luglio con l’arresto, alla stazione di Pesaro, di una cittadina estone, minorenne, in possesso di un’arma clandestina, accompagnata da un pregiudicato che si rivelerà più tardi coinvolto in una serie di reati. Accurate investigazioni hanno infatti portato alla scoperta di una vera e propria organizzazione criminale specializzata in attività di estorsione di ingenti somme di denaro nei confronti di studenti e giovani lavoratori locali, molti minorenni, organizzazione che si avvaleva proprio della collaborazione della ragazza fermata e di altri minori. L’operazione ha portato all’arresto di Nicola La Donna, 35enne di Milano, colui che accompagnava la giovane alla stazione di Pesaro, ed un complice, Giuseppe Magarelli, 25 anni anch’egli milanese, entrambi con le accuse di estorsione aggravata, rapina, detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione. Magarelli dovrà rispondere inoltre di favoreggiamento per aver ospitato La Donna nella propria abitazione di Milano: lì l’uomo aveva proseguito l’attività criminale. Denunciate a piede libero altre due persone, originarie di Bologna e Matera ma residenti a Rimini, per aver procurato documenti falsi con l’intento di eludere le indagini. Un gruppo, dunque, che aveva seminato il terrore tra i giovani riminesi: agivano infatti indisturbati da diverso tempo e ad eventuali resistenze nei pagamenti rispondevano con minacce di morte e di ritorsione nei confronti delle famiglie. Dietro la vicenda – ipotizzano gli inquirenti – un probabile giro di droga.

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