Da mercoledì 8 ottobre le pattuglie in servizio nei consueti controlli stradali saranno in grado di misurare anche la quantità di alcol presente nel sangue del conducente. La legge prevede una pesante multa se il tasso è pari o superiore a 0,5 gr. per litro, mentre se supera lo 0,8 è previsto l’arresto di terzo grado e ritiro della patente.
La guida in stato di ebbrezza è un fenomeno che nonostante la sua percezione sociale sia molto bassa, è presente in modo non trascurabile anche sul nostro territorio.
Solo la scorsa settimana la Polizia Civile ha fermato due persone con nel sangue tassi di 2,36 e 2,9 grammi/litro.
Lo stato di alternazione psicofisica – ricorda il Comando – sopraggiunge prima che la persona sta bevendo percepisca i primi sintomi, come riflessi rallentati. Inoltre bere alcolici significa produrre danni degenerativi alla salute, specie se si comincia in giovane età.
La polizia civile ha divulgato anche una tabella sui principali effetti. Bere entro il limite, cioè tra 0,2 e 0,5 produce comunque un rallentamento dei riflessi, la riduzione della percezione del rischio, difficoltà di coordinazione, fino alla riduzione del 40% del campo visivo, soprattutto per stimoli luminosi e sonori.
Dagli 0,6 gr. per litro di sangue e 0,9 i sintomi peggiorano: si passa dal movimento e ostacoli percepiti con ritardo, a tempi di reazione compromessi, guida confusa, fino ad avere un’errata valutazione delle distanze e degli ingombri. Per esempio di due auto se ne percepisce una sola. Oltre l’1 il conducente ha difficoltà a muoversi, con equilibrio precario, capacità visiva minima riflessi pericolosi, l’euforia legata all’ebbrezza lo porta a guidare con sbandamenti, in mezzo alla strada, contromano, fino alla totale confusione mentale e alla perdita di lucidità che porta a forte sonnolenza. Un pericolo per se e per gli altri.
La guida in stato di ebbrezza è un fenomeno che nonostante la sua percezione sociale sia molto bassa, è presente in modo non trascurabile anche sul nostro territorio.
Solo la scorsa settimana la Polizia Civile ha fermato due persone con nel sangue tassi di 2,36 e 2,9 grammi/litro.
Lo stato di alternazione psicofisica – ricorda il Comando – sopraggiunge prima che la persona sta bevendo percepisca i primi sintomi, come riflessi rallentati. Inoltre bere alcolici significa produrre danni degenerativi alla salute, specie se si comincia in giovane età.
La polizia civile ha divulgato anche una tabella sui principali effetti. Bere entro il limite, cioè tra 0,2 e 0,5 produce comunque un rallentamento dei riflessi, la riduzione della percezione del rischio, difficoltà di coordinazione, fino alla riduzione del 40% del campo visivo, soprattutto per stimoli luminosi e sonori.
Dagli 0,6 gr. per litro di sangue e 0,9 i sintomi peggiorano: si passa dal movimento e ostacoli percepiti con ritardo, a tempi di reazione compromessi, guida confusa, fino ad avere un’errata valutazione delle distanze e degli ingombri. Per esempio di due auto se ne percepisce una sola. Oltre l’1 il conducente ha difficoltà a muoversi, con equilibrio precario, capacità visiva minima riflessi pericolosi, l’euforia legata all’ebbrezza lo porta a guidare con sbandamenti, in mezzo alla strada, contromano, fino alla totale confusione mentale e alla perdita di lucidità che porta a forte sonnolenza. Un pericolo per se e per gli altri.
Riproduzione riservata ©