L’attesa della semifinale è entrata nel vivo. I Miodio sono stati assorbiti dal vortice dei preparativi. Non si può più rallentare, ora bisogna correre davvero. Questo significa buttarsi nelle prove, concedere decine di interviste, offrirsi ai fan. Un tour de force che la band sta affrontando con lo spirito giusto: professionalità e verve tutta italo-sammarinese. L’affiatamento non è finzione, i Miodio sono amici e decidono in gruppo. Alle prove tutto è andato liscio. Per entrare nell’Arena occorre sottoporsi a controlli rigidissimi, impossibile accedere senza i pass. Gli artisti in gara hanno trenta minuti, ieri bisognava salire sul palco con gli abiti di scena. Al termine dell’esibizione passaggio alla “viewing room” per rivedere la prova su un maxischermo: un momento molto importante perché in venti minuti occorre consultarsi e decidere quali modifiche apportare. A quel punto è il portavoce della delegazione – Alessandro Capicchioni – a comunicare agli assistenti di regia i cambiamenti necessari per migliorare la resa del brano. Una curiosità. Durante la prova siamo riusciti a carpire un’indiscrezione. Il regista dell’Eurofestival ci ha confidato di essere facilitato nel suo lavoro sul brano sammarinese, perché la canzone dei Miodio gli piace particolarmente. A seguire la conferenza stampa dove ogni partecipante è chiamato a rispondere alle domande dei giornalisti. Anche in questa occasione i Miodio sono riusciti a trasmettere a fan e addetti ai lavori tutta la loro energia e la voglia di divertire riproponendo “Complice” dal vivo con strumenti giocattolo. Alla fine, in una delle sale dell’Arena, la lunga cerimonia delle interviste con tv e radio e gli autografi ai fan.
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