Eurovision: prove 'infuocate' per i Megara, intanto la questione palestinese arriva in Svezia
Svelati i primi dettagli della performance della band. Nel frattempo l'Ebu dice "no" alle bandiere palestinesi
Sarà una performance infuocata in tutti i sensi quella dei Megara allo Eurovision Song Contest in Svezia, dal 7 all'11 maggio. Per la band spagnola - che rappresenterà il Titano con la canzone “11:11” - prime prove sul palco dell'arena di Malmö. Crescono le aspettative per una performance che ha tutte le caratteristiche per essere esplosiva. Primo elemento: il cambio di outfit rispetto a Una Voce per San Marino. Il concept e i tratti distintivi restano, con la predominanza di fucsia e nero per tutta la band.
L'abito della frontgirl, Kenzy, però cambia: restano le maniche voluminose alle quali ci aveva abituati, ma tutto il resto evolve: compare un esoscheletro sulla schiena e l'abito è nuovo. E più aumenta il ritmo, più i vestiti vengono tolti. Non potevano mancare le due ballerine già presenti a Una Voce, ma con una serie di novità. Un'unione tra fiamme, rock e metal, come testimonia il video diffuso sui canali social dell'evento.
Ma all'Eurovision non c'è solo la musica: in un periodo segnato dalle manifestazioni pro-Palestina in diverse parti del mondo, il dibattito si accende anche a Malmo. Le bandiere palestinesi non potranno entrare nell'Arena. L'Ebu, che organizza l'evento, ha specificato che qualsiasi oggetto che "possa disturbare il successo” del concorso non sarà permesso. Saranno ammesse solo le bandiere dei Paesi partecipanti al contest, quindi anche quella d'Israele. Previste, durante la settimana eurovisiva, proteste contro la guerra.
[Banner_Google_ADS]