Eva Toccaceli, creatività e fantasia come antidoto all’invisibilità
Lei, che anni fa ha lasciato il suo lavoro in fabbrica per studiare arte circense, per lavorare è dovuta uscire dai confini sammarinesi. In una lettera scritta con altre due artiste, ha raccontato un percorso di vita mosso dalla ricerca di quella ricchezza non legata al denaro e che l’ha spinta ad abbandonare un lavoro sicuro.
Eva, Lucia e Silvia hanno scelto la creatività come professione. L’arte è cultura, la cultura la ricchezza interiore di ciascun cittadino, il patrimonio comune. Alle istituzioni hanno quindi chiesto di inserire uno spazio dove artisti possano condividere le proprie esperienze ed esprimerle al pubblico. Ma soprattutto hanno invitato San Marino a valorizzare i propri giovani, a renderli indispensabili. E con una domanda hanno dato voce ad una generazione assente: se non avete bisogno di noi – hanno chiesto – perché renderci visibili?
Monica Fabbri