L’inchiesta giudiziaria sull’evasione più rocambolesca mai avvenuta nel carcere sammarinese dei Cappuccini, quella di Luciano La Pietra nel giugno 2000, in realtà non è mai stata chiusa e da qualche mese la magistratura sta lavorando alacremente al caso. Il Commissario della Legge, Alberto Buriani, non solo ha ripreso in mano il fascicolo, ma nei mesi scorsi è tornato anche nel carcere per un sopralluogo, ha interrogato il direttore e i secondini dell’epoca ed ha poi convocato in Tribunale una serie di testimoni eccellenti. A partire da Francesca Michelotti, all’epoca dei fatti Segretario agli interni e giustizia, Gabriele Gatti, ex Segretario agli esteri, e Marcello Biagioli, ex comandante della Gendarmeria. Ed anche in questi giorni in cui le udienze in Tribunale non sono ancora riprese, il giudice Buriani non si è concesso troppi giorni di pausa ed ha inviato le convocazioni a tutti coloro che, nel giugno 2000, facevano parte dell’allora Congresso di Stato, presumibilmente per ottenere da loro una testimonianza diretta su come l’Esecutivo, all’epoca, trattò la vicenda. Ieri per questo sono comparsi i consiglieri democristiani Sante Canducci e Cesare Gasperoni, all’epoca Segretari all’Industria e ai Eapporti con le Aziende, mentre questa mattina è toccato a Clelio Galassi, ex Segretario alle finanze. Del Governo di allora facevano parte anche Claudio Podeschi, Romeo Morri, Stefano Macina, Roberto Bucci e la compianta Emma Rossi.
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