L'ex guardiano di Auschwitz è imputato di 9.515 omicidi
Complicità nell'omicidio di 9.515 persone: è questo uno dei capi d'accusa per cui la procura di Stoccarda, in Germania, ha chiesto l'imputazione dell'ex guardiano di Auschwitz Hans Lipschis, che dal sei maggio scorso si trova in custodia cautelare in attesa del processo. E' quanto emerge da alcune indiscrezioni sulla richiesta di arresto, di cui ha dato conto il Welt am Sonntag. Secondo il documento di dieci pagine redatto dalla procura, il 93enne Lipschis sarebbe stato impiegato ad Auschwitz almeno nove volte nella selezione degli internati da mandare ai lavori forzati e di quelli da eliminare direttamente nelle camere a gas perché inabili al lavoro. Lipschis era per esempio in servizio quando, il 24 gennaio del 1943, dal Lager di Theresienstadt è arrivato ad Auschwitz un treno carico di deportati, 1.773 dei quali vennero direttamente uccisi. L'uomo, di origini lituane, viveva libero in Germania dal 1983, quando era tornato dagli Usa dopo essere stato espulso per aver mentito sul suo passato nazista. Da allora, prima di essere 'scoperto' da alcuni giornalisti, Lipschis - al quarto posto della lista dei dieci criminali nazisti più ricercati dal centro Simon Wiesenthal - ha vissuto indisturbato nella sua casa di Aalen, nel Land del Baden-Wuerttemberg.
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