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Expo2025: il padiglione San Marino spiegato da chi l'ha progettato

A realizzarlo tre studenti del corso di design dell'Università di San Marino: Rebecca Ugolini, Rachele Turci e Davide Passatempi

“Sarà come entrare nel monte, toccandone le superfici, ascoltandone i suoni e osservandone le caratteristiche”: così la studentessa del corso di design dell'Università di San Marino Rebecca Ugolini descrive l'esperienza di chi visiterà il padiglione Titano durante l'Expo 2025 di Osaka. Insieme a Rachele Turci e Davide Passatempi, come lei iscritti al corso di laurea in design dell'ateneo sammarinese, ha vinto il concorso attraverso il quale è stato selezionato il miglior progetto per il concept dell'area all'esposizione universale. L'obiettivo è stato proprio quello di accogliere i visitatori in uno spazio che nelle forme e nel materiale ricordano il Monte Titano.

"Il padiglione è una sorta di scavo, come se entrassimo dento il Monte Titano - afferma Massimo Brignoni, direttore corso laurea magistrale in design - fatta di curve di livello come si rappresentano le montagne nella geografia. L'interno richiama proprio la montagna anche nel colore e all'interno del padiglione si aprono delle fessure dove il visitatore può venire a contatto con scene, panorami e suoni che provengono dal territorio sammarinese".

Previsto all'interno del padiglione anche un soppalco allestito per ospitare incontri e confronti, mentre all'estero ci sarà un'area dedicata alla vendita di prodotti tipici del territorio.

Nel servizio l'intervista a Massimo Brignoni (Direttore corso laurea magistrale design)

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