"Spazzatura". Vengono chiamati così i ragazzi della periferia di Nairobi raccontati nelle parole del giornalista Francesco Cavalli, che ha spiegato il percorso di recupero di questi giovani costretti a vivere in baraccopoli. Nel suo intervento anche un accenno alla Carta di Roma con le regole da utilizzare nel linguaggio giornalistico quando si parla di migranti e profughi, sollecitando azioni più concrete anche da parte dell'Ordine dei giornalisti.
Di fake news e del linguaggio d'odio sui social network ha invece parlato il giornalista Brahim Maarad, analizzando i fatti avvenuti durante la campagna elettorale americana, ma anche il prima e dopo durante le elezioni italiane.
Antonio De Filippis, rappresentante dell'Operazione Colomba, ha portato all'attenzione del tavolo l'esperienza dei profughi siriani che vivono in Libano e la proposta di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, che prevede di creare una zona sicura nei pressi del confine siriano.
Durante l'evento sono stati proiettati alcuni video: uno sui messaggi d'odio scaturiti a San Marino dopo l'aggressione e un secondo video sulla guerra congolese, una di quelle "dimenticate, che ha già causato 6 milioni di morti" ha detto il parroco di Dogana Don Raimondo; un approfondimento anche sul tema dell'accoglienza sammarinese, realizzato dall'Università: da quella avvenuta durante lo scampo di Garibaldi a quella dei 100 mila italiani accolti durante la seconda guerra mondiale.
Poi lettura di alcune lettere di migranti sammarinesi degli anni '20 e spiegata infine l'opera scultorea Anime Salve dell'artista Gabriele Geminiani, esposta durante la marcia nel Pianello e realizzata con oggetti raccolti dal mare, richiamando proprio il tema dell'accoglienza dei profughi.
Nel video l'intervista al rappresentante dell'Operazione Colomba Antonio De Filippis.
Silvia Sacchi
Di fake news e del linguaggio d'odio sui social network ha invece parlato il giornalista Brahim Maarad, analizzando i fatti avvenuti durante la campagna elettorale americana, ma anche il prima e dopo durante le elezioni italiane.
Antonio De Filippis, rappresentante dell'Operazione Colomba, ha portato all'attenzione del tavolo l'esperienza dei profughi siriani che vivono in Libano e la proposta di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, che prevede di creare una zona sicura nei pressi del confine siriano.
Durante l'evento sono stati proiettati alcuni video: uno sui messaggi d'odio scaturiti a San Marino dopo l'aggressione e un secondo video sulla guerra congolese, una di quelle "dimenticate, che ha già causato 6 milioni di morti" ha detto il parroco di Dogana Don Raimondo; un approfondimento anche sul tema dell'accoglienza sammarinese, realizzato dall'Università: da quella avvenuta durante lo scampo di Garibaldi a quella dei 100 mila italiani accolti durante la seconda guerra mondiale.
Poi lettura di alcune lettere di migranti sammarinesi degli anni '20 e spiegata infine l'opera scultorea Anime Salve dell'artista Gabriele Geminiani, esposta durante la marcia nel Pianello e realizzata con oggetti raccolti dal mare, richiamando proprio il tema dell'accoglienza dei profughi.
Nel video l'intervista al rappresentante dell'Operazione Colomba Antonio De Filippis.
Silvia Sacchi
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