Si era pensato a una sfida, a una beffa macabra. Un nuovo avvelenamento nella notte di domenica, a poche ore dall’incontro tra i rappresentanti dell’Associazione Protezione Animali e il segretario alla Giustizia, nel quale si è discusso proprio delle indagini sul killer dei cani. Non era così. Un meticcio è effettivamente morto nel giardino di un’abitazione in via del Serrone, a Murata. Ma non a causa di una polpetta avvelenata, come era stato detto inizialmente. L’APAS ha contattato i padroni della povera bestiola; il cane è stato ritrovato lunedì mattina – morente – all’interno della propria cuccia dalla quale non sarebbe uscito. I sintomi – poi – non erano quelli dell’avvelenamento. Da qui la scelta di non denunciare il fatto alle Forze dell’Ordine. Nel frattempo l’attenzione della Gendarmeria – sugli episodi dei mesi scorsi – resta alta; la Protezione Animali – dal canto suo - chiede a gran voce l’utilizzo di strumenti tecnologici adeguati, quali le intercettazioni. Il fascicolo penale resta aperto. L’APAS, prossimamente, chiederà un incontro anche al segretario di Stato Agli Esteri Antonella Mularoni.
Gianmarco Morosini
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