E’ stata la famiglia il tema centrale dell’incontro organizzato dall’Associazione Carità Senza Confini, alla quale ha preso parte anche l’Eccellentissima Reggenza. A confronto i pareri di due autorevoli esperti, Vittoria Maioli Sanese, psicologa e responsabile del Consultorio familiare di Rimini e Roberto Mancini, docente di Filosofia Teoretica all’Università di Macerata. E’ una famiglia in sofferenza, quella che emerge dall’analisi degli esperti, fragile, aggredita da modelli culturali che ne minacciano le fondamenta, attraversata troppo spesso dalle difficoltà nelle quali si muove la coppia. Ciononostante resta il fulcro principale della vita, della sua manifestazione più elevata. In Europa i matrimoni sono in crisi, scesi del 23%. Si sposta l’età media in cui si contrae matrimonio come quella della prima maternità. Negli ultimi 15 anni i fallimenti matrimoniali sono stati 14 milioni e hanno coinvolto 21 milioni di figli. Per Vittoria Maioli Sanese c’è una sorta di cancro che ha colpito la famiglia, troppo spesso vista nell’ottica dell’individualismo. Roberto Mancini mette l’accento sulle famiglie allargate, sulla capacità di relazione, sul rapporto con la fede, la cristianità. “La famiglia – afferma – non può essere in contratto”. Don Raymond Samuangala, che di Carità Senza Confini è l’assistente spirituale, invita a ricercare una nuova chiave di lettura, che rifugga dall’esasperazione dell’IO. Molto partecipato l’incontro, che ha consentito di ripercorrere l’azione di Carità senza Confini e di ascoltare le esperienze di chi, in Zambia, è impegnato nella tutela di numerosi bambini, grazie anche al sostegno di numerosi sammarinesi.
Sergio Barducci
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