Fame. In questa parola di sole quattro lettere si concentrano rabbia, dolore, speranze di chi vuole vincere una guerra crudele e antica, combattuta troppo spesso con armi inadeguate. Una piaga che affligge oltre un miliardo di persone e che genera conflitti. Il Direttore generale della Fao, Jacques Diouf, getta le basi del Vertice sulla sicurezza alimentare proponendo contro la fame una giornata di sciopero della fame e una petizione on-line. La ricetta della Fao si riassume nella formula "più risorse per l'agricoltura", con un investimento nel settore rurale e agricolo di circa 44 miliardi di dollari all'anno, quel 17% del totale degli aiuti allo sviluppo che negli anni Ottanta consentì all'India e ai Paesi dell'America Latina di risollevarsi dalla crisi alimentare con la “rivoluzione verde”. Un traguardo lontano se si pensa che oggi le risorse si aggirano intorno al 5 %. Medici Senza Frontiere lancia l’allarme: i fondi stanziati dai paesi ricchi per combattere la malnutrizione sono fermi da sette anni. Il vertice rischia di fallire se i governi continueranno a spendere poco. Per Diouf sconfiggere la fame non è un sogno, ma per farlo occorre un rilancio concreto del settore agricolo e rurale. Da indiscrezioni pare, però, che la dichiarazione che verrà firmata nel Summit non farà menzione dell'impegno a spendere 44 miliardi in aiuti agricoli. I leader si impegneranno ad aumentare in modo sostanzioso la quota di Assistenza ufficiale allo sviluppo per l'agricoltura e la sicurezza alimentare sulla base delle richieste dei paesi, senza però porre un obiettivo preciso o una tabella di marcia.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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