Per i farmacisti iscritti alle liste di collocamento è difficile entrare nel circuito lavorativo, per la presenza, in Repubblica, solo di farmacie statali, dicono, perché le assunzioni sono bloccate da 12 anni, per la porta chiusa alle sostituzioni. Per questo hanno chiesto un incontro al segretario Podeschi a cui hanno spiegato le loro ragione. In precedenza si erano confrontati con Mauro Chiaruzzi. Il responsabile dei servizi farmaceutici ha comunicato di avere proposto l’assunzione di tre farmacisti in più, ma la sua richiesta non è mai accolta. Agganciandosi a questo i farmacisti hanno chiesto al segretario di trasformare le tre auspicabili assunzioni in part-time per dare lavoro a più persone. Di aprire ai disoccupati sostituzioni, permessi, festivi, domeniche e straordinari, fasce di lavoro sempre coperte da farmacisti già occupati. Di non chiudere le farmacie per ferie ma anche in questo caso dare la possibilità ai senza lavoro di garantire la continuità del servizio. “Un altro problema riguarda il bando di concorso per la borsa di studio emessa dall’ISS, non accessibile a tutti”, dicono. Questo ha permesso a chi ne aveva già usufruito nel 2008-2009 di accedervi anche nel 2009-2010. “Un confronto cordiale e positivo”, commenta il responsabile politico della Sanità. Sono stati analizzati i vari aspetti del problema per cercare soluzioni sia per i farmacisti in graduatoria sia per migliorare il servizio, “ma ci vuole tempo”, conclude Podeschi, che annuncia l’intenzione di risolvere anche il problema della borsa di studio.
Myriam Simoncini
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