La cronaca. Presentata denuncia, da un grosso istituto di credito della Repubblica, dopo la scoperta di alcune strumentazioni per le intercettazioni ambientali nella sala del consiglio d’amministrazione. Il fatto risale a qualche tempo fa, e la banca in questione mantiene il più stretto riserbo. Al momento si sa solo che è stato aperto un fascicolo in tribunale e che le ipotesi di reato possono variare dalla violazione di domicilio, alla concorrenza sleale, alla violazione del segreto bancario. Nell’ordinamento sammarinese manca in realtà una norma apposita che tuteli il principio della inviolabilità delle comunicazioni. A quanto pare, nei pressi della sede centrale della banca in questione, era stato notato anche un uomo che era rimasto appostato per giorni e non è escluso il ricorso ad una rogatoria per ottenere qualche informazione in più.
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