Ferragosto: le origini della festività

Al pari di altre ricorrenze, anche il Ferragosto racchiude in sé la doppia valenza di festa pagana e solennità religiosa. Storicamente, il mese di agosto era il Capodanno per gli antichi Egizi, così come per i greci che lo dedicarono alla dea Athena. Per i celti il primo giorno del mese era tributato al dio Lug, signore della luce e della resurrezione, mentre nell’antica Roma il 12 agosto si festeggiava Ercole Trionfatore: due miti per parlare delle stelle cadenti che illuminano la notte e trionfano sulle tenebre – anticipazioni dell’attuale notte di San Lorenzo, dunque. Il 13, sempre a Roma si festeggiava Diana Aventina. Il 17 era il giorno di Giano, dio che guarda al passato e al futuro, il 19 quello delle Vinali rustiche dedicate a Venere, il 21 a Conso, dio dei raccolti. Fino al 18-21 a.C. questo era il calendario romano, poi l’imperatore Augusto decise di riunire tutti i festeggiamenti alle Calende del mese sestile - agosto appunto - poiché l’anno per i romani iniziava a marzo. Giornate che furono chiamate Feriae Augusti, le feste di Augusto da cui il nostro Ferragosto. Ma è anche la giornata dedicata al culto dell’Assunzione della Beata Vergine Maria che ha cominciato a diffondersi tra la fine del 4° e l’inizio del 5° secolo. Solo nel 1950, Papa Pio XII lo confermò dogma, indicando che l'Assunzione è un fatto divinamente rivelato, che si fonda sull'insieme delle indicazioni attinte dalla tradizione e dalla fede universale dei devoti, sicuro indice dell'intervento dello Spirito Santo.

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