Difendere la fertilità e indagare l'infertilità. Studiare aspetti clinici, ma anche etici, sociali, ambientali della medicina della riproduzione. Tema cardine in Italia, dove solo il 38% delle donne (51% in Europa) partorisce il primo figlio tra i 20 e i 29 anni, e il 54,1% lo fa tra i 30 e i 39 anni (40,6% in Ue). Di questo parlano da giovedì a sabato a Riccione, cinque società scientifiche - SIFESeMR, CECOS, SIOS.E, SIERR, SIAMS - e i principali attori del settore. Al Congresso di medicina e biologia della riproduzione si parlerà del rapporto tra ambiente e fertilità, partendo dagli studi sulla 'Terra dei Fuochi'. Ma anche del Piano Nazionale per la fertilità, Linee Guida, Lea, rischio clinico e donazione di gameti. Ovviamente, ci sarà un focus sulla fecondazione eterologa: restano difficoltà di realizzazione dei trattamenti, soprattutto per la donazione di gameti, e disparità d'accesso al trattamento a seconda della provenienza geografica dei pazienti.
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