Ricorda la convenzione internazionale dell’Onu contro le discriminazioni alla donna e che detta i principi guida sulla parità fra sessi; chiede una legge elettorale che valorizzi il ruolo femminile in sede parlamentare – 7 le donne che siedono in Consiglio su 60 membri – e auspica un modello sociale che concretamente promuova le parti opportunità.
Poi il messaggio che il segretario del Consiglio d’Europa, ha inviato ai partecipanti alla Conferenza:
“La violenza alle donne non è una fatalità – scrive Terry Davis - ma una volontaria violazione dei diritti fondamentali della persona. Donne vittime di abusi, ma anche del silenzio della società. Il messaggio ‘Stop alla violenza domestica’ è indirizzato ai governi, alla società e alle stesse donne vittime, che non sono e non devono essere lasciate sole”.
Concetti ribaditi dalla coordinatrice della campagna sammarinese, Patrizia Busignani, che cita i progetti promossi a San Marino, dalla esigenza di mutamenti nella legislazione al monitoraggio sui casi di violenza, anche a San Marino, grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine, i servizi socio-sanitari, il pronto soccorso, il tribunale.
Si parte proprio dal sistema giuridico e il commissario Rita Vannucci compie un esame dei reati contemplati nel codice penale. Si parla della procedibilità d’ufficio e della querela di parte anche se –dice - Spesso è proprio la donna vittima di violenza a non volersi esporre”.
800738738: è Rita Morganti a descrivere il Telefono Rosa, servizio già attivo, per richiedere aiuto, anche in forma anonima, nato per favorire l’emersione del fenomeno.
Assunta Meloni, della delegazione sammarinese al consiglio d’Europa descrive le iniziative in atto a livello europeo.
Laura Gobbi del Dipartimento della Formazione dell’Università di San Marino interviene sulla costruzione dei ruoli femminili e maschili, individuando la necessità di investire nell’educazione per costruire la convivenza fra generi.
Poi il ruolo dei servizi socio-sanitari nell’abbracciare le esigenze di aiuto delle donne vittime di violenza, nell’intervento del direttore dei dipartimento socio sanitario, Sebastiano Bastianelli.
Uno sguardo particolare di donna quello di Alexandra Sara Menicucci, che interviene sul tema “Quando la violenza si aggiunge alla disabilità”.
Non solo dibattito, ma anche espressioni artistiche al femminile, con le musiche di Kleva Metolli al pianoforte e la voce del mezzo soprano Luisa Mauro. Poi le poesie di Milena Ercolani e quelle lette da Marina Tamagnini. Dal Cile, Burundi, Afghanistan, Italia e Israele: poesie da tutto il mondo, poesie di donna.
Poi il messaggio che il segretario del Consiglio d’Europa, ha inviato ai partecipanti alla Conferenza:
“La violenza alle donne non è una fatalità – scrive Terry Davis - ma una volontaria violazione dei diritti fondamentali della persona. Donne vittime di abusi, ma anche del silenzio della società. Il messaggio ‘Stop alla violenza domestica’ è indirizzato ai governi, alla società e alle stesse donne vittime, che non sono e non devono essere lasciate sole”.
Concetti ribaditi dalla coordinatrice della campagna sammarinese, Patrizia Busignani, che cita i progetti promossi a San Marino, dalla esigenza di mutamenti nella legislazione al monitoraggio sui casi di violenza, anche a San Marino, grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine, i servizi socio-sanitari, il pronto soccorso, il tribunale.
Si parte proprio dal sistema giuridico e il commissario Rita Vannucci compie un esame dei reati contemplati nel codice penale. Si parla della procedibilità d’ufficio e della querela di parte anche se –dice - Spesso è proprio la donna vittima di violenza a non volersi esporre”.
800738738: è Rita Morganti a descrivere il Telefono Rosa, servizio già attivo, per richiedere aiuto, anche in forma anonima, nato per favorire l’emersione del fenomeno.
Assunta Meloni, della delegazione sammarinese al consiglio d’Europa descrive le iniziative in atto a livello europeo.
Laura Gobbi del Dipartimento della Formazione dell’Università di San Marino interviene sulla costruzione dei ruoli femminili e maschili, individuando la necessità di investire nell’educazione per costruire la convivenza fra generi.
Poi il ruolo dei servizi socio-sanitari nell’abbracciare le esigenze di aiuto delle donne vittime di violenza, nell’intervento del direttore dei dipartimento socio sanitario, Sebastiano Bastianelli.
Uno sguardo particolare di donna quello di Alexandra Sara Menicucci, che interviene sul tema “Quando la violenza si aggiunge alla disabilità”.
Non solo dibattito, ma anche espressioni artistiche al femminile, con le musiche di Kleva Metolli al pianoforte e la voce del mezzo soprano Luisa Mauro. Poi le poesie di Milena Ercolani e quelle lette da Marina Tamagnini. Dal Cile, Burundi, Afghanistan, Italia e Israele: poesie da tutto il mondo, poesie di donna.
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