Festa di fine vendemmia a San Patrignano
La vendemmia è un momento importante in particolare per i ragazzi del settore di formazione della cantina, che dopo un anno di impegno nella cura delle vigne raccolgono con l’uva anche i frutti della loro dedizione. «La capacità dei nostri ragazzi è alla base della qualità dei nostri vini – spiega Angelo Totaro, tra i responsabili del settore – Il lavoro in vigna richiede una grande costanza, non c’è soluzione di continuità, non appena vendemmiato, abbiamo già iniziato la potatura. È grazie a questo impegno che anche quest’anno, nonostante l’annata non sia stata semplice per via delle condizioni climatiche, siamo riusciti a portare a casa un prodotto integro e sano, raccogliendo uve di qualità».
Con oltre 104 ettari di vigne all’interno del perimetro della Comunità e una produzione di 500 mila bottiglie ogni anno, la cantina di San Patrignano si è affermata nel panorama italiano e internazionale ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Tra gli ultimi, il massimo punteggio nella guida dei sommelier Ais “Emilia Romagna da bere e da mangiare” per il Montepirolo Colli di Rimini Doc Cabernet Sauvignon 2010 e le tre stelle ricevute dall’intera cantina nella Guida Essenziale ai Vini d’Italia edita da Mondadori.
Durante il loro percorso di recupero, i ragazzi in formazione nel settore della cantina imparano tutti i segreti per la realizzazione di un vino di alta qualità. Nell’arco dell’anno, ognuno di loro partecipa alla coltivazione dei vigneti, alla raccolta e alle lavorazioni per la trasformazione dell’uva. Alla formazione pratica sul campo la comunità affianca anche un corso di formazione professionale per diventare sommelier. Rinnovato anche quest’anno grazie all’amicizia di Franco Maria Ricci direttore di Bibenda e Presidente di Fondazione Italiana Sommelier, il corso si svolgerà a partire da febbraio 2015.
Comunicato stampa