64° anniversario della liberazione d’Italia. Molte le manifestazioni ufficiali. A Rimini le celebrazioni si sono aperte in Piazzale Roma al Parco Cervi dove si è formato il corteo con le rappresentanze istituzionali, le forze armate, le delegazioni partigiane, protagoniste della resistenza e della liberazione, ma anche il mondo politico locale, il sindacato, gli studenti e i cittadini. Prima tappa l’Arco d’Augusto per deporre una corona al cippo che ricorda il 25 aprile. Poi il corteo dove svettavano i gonfaloni dei comuni limitrofi a Rimini, si è diviso per poter deporre le corone commemorative anche in via Cairoli e in piazza Ferrari. Ma il punto alto della cerimonia si svolta di fronte alla lapide che ricorda, in Piazza Tre Martiri, i caduti per la libertà. Prima la deposizione di una corona, poi le orazioni celebrative con l’intervento di una rappresentante del consiglio comunale che ha sottolineato l’altissimo e attualissimo valore e significato del 25 aprile. Poi quello di Vittorio Vitali, presidente per la provincia della associazione nazionale partigiani d’Italia, sull’importanza di ricordare una festa che è un impegno anche per le generazioni di oggi.
Myriam Simoncini
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