Una festa nazionale oscurata dagli eventi dell'Ossezia
Tre settembre a San Marino festa nazionale, fortemente influenzata dalle notizie che arrivavano dall’Ossezia. Alle ore 11.31 è scattato il blitz delle squadre speciali russe contro il commando di terroristi islamici che da mercoledì teneva in ostaggio più di 1000 persone in una scuola. Spari, esplosioni un fuoco incrociato che ha colpito molti innocenti. “Non potevamo fare altro che intervenire”, così ha spiegato il capo delle forze speciali russe, “stavano sparando contro alcuni ostaggi che erano riusciti a fuggire”. E’ stato il caos per molte ore. Le notizie continuano a rincorrersi. A tutt’ora non si conosce esattamente ne’ il bilancio dei morti ne’ quello dei feriti. Centinaia, questa è l’unica certezza. Del gruppo di terroristi ceceni che aveva preso in ostaggio la scuola un ventina sarebbero stati uccisi nel blitz. Altri inseguiti mentre cercavano rifugio nei palazzi vicini. Per diverse ore la popolazione di Beslan ha assistito impotente agli spari, alle esplosioni e al fuoco che è poi divampato nella palestra dell’edificio, dove erano ammassati gli ostaggi. Molti i bambini colpiti mentre cercavano di mettersi in salvo.
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