La Finanza ai confini di San Marino, molte le auto fermate
Una normale operazione di controllo l’hanno definita i vertici della Guardia di Finanza riminese, semplice routine. Ma non a tutti è sembrato così, l’imponenza dell’operazione ha ricordato da vicino il sofferto accerchiamento del ‘97. A muovere la Guardia di Finanza la normativa europea antiriciclaggio, i controlli valutari sulle persone che entrano od escono dal territorio italiano, che non possono detenere somme contanti superiori ai 10 mila euro senza averne fatto regolare denuncia. Molte le automobili fermate, numerose quelle ispezionate, a qualcuno, addirittura, si è chiesto di aprire il proprio portafoglio. “E’ normale – ci ha spiegato il colonnello Lucignano – in caso di risposta negativa, alla domanda sul possesso di denaro contante superiore ai 10 mila euro, è automatico il controllo e l’eventuale sequestro della somma non dichiarata. Di qui la disponibilità degli stessi automobilisti a mostrare il portafoglio personale”.
Stando alle prime informazioni tutti i fermati avevano somme inferiori alla soglia di legge, diversi, comunque, portavano con sé 7, 8 o anche 9 mila euro. Per nessuno è scattato il sequestro. A questa prima operazione, ne seguiranno altre nei prossimi giorni e in fasce orarie diverse. Interessanti vengono definiti i dati raccolti, che uniti a quelli che arriveranno in futuro consentiranno di avere un quadro più preciso del flusso di denaro da e verso la Repubblica di San Marino.
Sergio Barducci