Fincapital: il commissario liquidatore, Andrea Vicari, si è dimesso
Conferma le sue dimissioni, Andrea Vicari, il commissario nominato da Banca Centrale dopo la decisione di mettere in liquidazione coatta Fincapital, la società finanziaria che faceva capo a Livio Bacciocchi. Non rilascia, però, alcuna dichiarazione; Vicari, non spiega le ragioni della sua decisione e si trincera dietro una rigorosa riservatezza professionale. Un incarico delicato, il suo, manifestatosi nella sua complessità fin dalle prime analisi dei documenti contabili, delle carte custodite nei cassetti di quella finanziaria che le cronache ci diranno poi essere nel mirino del clan dei Casalesi. Facile immaginare le difficoltà incontrate dai professionisti incaricati di mettere ordine in quei conti, di venire a capo di situazioni complesse. Non risponde, Vicari, alla domanda su possibili pressioni o tentativi di condizionamento, ribadisce la volontà di non commentare e non dichiarare nulla. Solo la conferma della decisione, del resto già comunicata a Banca Centrale, e nulla di più. L’unica concessione la fa alla domanda sulle preoccupazioni degli acquirenti degli immobili: “Ribadisco – si limita a dire – che i casi sono pochi e che coloro che aspettano di intestarsi gli appartamenti di proprietà di Fincapital potranno far valere le loro ragioni in tribunale”. Per il resto è’ irremovibile Vicari; con garbo ma con altrettanta decisione. Anche ipotizzare una sua amarezza o qualche contrarietà diventa impossibile. Di certo c’è il fatto che un professionista preparato e rigoroso getta la spugna e decide di passare la mano. Forse, al di là della necessità di nominare un sostituto, i vertici di Banca Centrale e forse anche le stesse istituzioni, dovranno in qualche modo interrogarsi sulle ragioni e favorire una profonda riflessione su una situazione già di per sé esplosiva e che potrebbe rischiare di diventarlo ancora di più.
Sergio Barducci
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