Fincapital, sette ore di interrogatorio per Zavoli
Dalle tre del pomeriggio a mezzanotte. Tanto è durato l’interrogatorio di Livio Bacciocchi alla presenza del suo legale Carlo Biagioli. Sette ore sotto torchio anche Roberto Zavoli, per lui già presentata istanza di scarcerazione dall’avvocato Luca Della Balda. C’era evidentemente tanto da raccontare, Bacciocchi ha fornito la massima collaborazione, riferisce il suo avvocato, ed ha ricostruito per il commissario Morsiani parte della lunga vicenda Fincapital, la finanziaria attraverso la quale Bacciocchi e i suoi ex collaboratori Zavoli e Zonzini sono accusati di aver svolto attività di riciclaggio. Al termine dei lunghi interrogatori il giudice Morsiani deciderà se mettere a confronto Bacciocchi e Zavoli. Che nella Fincapital ci fossero anomalie l’aveva evidenziato già il primo commissario liquidatore, avvocato Vicari, un anno fa aveva scoperto sovrafatturazioni e crediti in sofferenza per una serie di finanziamenti rivolti al Mods ClubKafè, gestito dalla figlia di Zavoli e dal suo compagno Fabrizio Pregnolato. Le frequentazioni in odore di camorra di Zavoli poi, avevano gettato ombre sempre più sinistre, anche se lui ha sempre sostenuto di essersi tolto dal giro non appena sentito odore di marcio. Secondo il commissario Morsiani c’era pericolo di inquinamento probatorio, ma anche la “forte influenza”, così la definisce, che Bacciocchi poteva ancora esercitare sugli altri due, in particolare su Zonzini, senza contare che Zavoli, sempre secondo il commissario, allo stato attuale poteva essere l’esecutore di direttive impartite da Bacciocchi.
Francesca Biliotti
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