Il tribunale del riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza cautelare con riferimento alla contestazione di concorso esterno in associazione mafiosa ridimensionando il quadro accusatorio nei confronti di Flavio Pelliccioni, l’imprenditore sammarinese arrestato i primi di dicembre dalla Direzione investigativa antimafia nell’ambito dell’operazione ‘Il principe e la scheda ballerina’, inchiesta che ha portato in carcere 52 persone. In conformità con quanto ammesso dallo stesso imprenditore, relativamente ai reati di falso e truffa, il Tribunale del Riesame conferma dunque l’assenza di ogni contatto volontario tra Pelliccioni e la camorra, connivenza che lo stesso Pelliccioni aveva respinto con forza nel corso del suo interrogatorio fiume "sono un truffatore,- aveva ammesso- ma con la camorra e i suoi affari in Campania non c’entro".
s.b.
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