Folla di curiosi e fedeli per il Dalai Lama

Folla di curiosi e fedeli per il Dalai Lama.
Decine di fotografi, giornalisti, cameramen; un nugolo di fedeli e curiosi. L’arrivo a Rimini di Tenzin Gyatso – il Dalai Lama del Tibet – ha calamitato l’attenzione dei media. Al Grand Hotel di Rimini, dove si è tenuta la conferenza stampa, quasi nessun cliente sapeva dell’evento e l’emozione, all’arrivo, è stata tanta. Il leader spirituale dei buddisti è giunto in Riviera per una serie di incontri sul tema del rapporto tra etica e impresa e per presenziare ad un happening musicale e spirituale al Parco Marecchia. Nel clima tropicale dell’affollatissima sala stampa del Grand Hotel, il Dalai Lama ha risposto alle domande dei giornalisti con garbo, serenità e un pizzico di ironia. Tra i temi affrontati anche quello attualissimo della minaccia terroristica. Chi sono i mandanti di tutto ciò si è chiesto Tenzin Gyatso? Quel che è certo è che alla fine chi soffre sono gli innocenti. 'Ho tanti amici di religione islamica – ha continuato – e tutti mi hanno detto che chi provoca spargimenti di sangue non è un vero musulmano'. Secondo il Dalai Lama parlare di scontro di civiltà è molto sbagliato e pericoloso. Qualche parola anche sul problema dell’indipendenza del Tibet. 'Il mio popolo – ha detto - non può opporsi ad una potenza come la Cina, dobbiamo vivere insieme ai cinesi; per il Tibet ho sempre chiesto – però - autonomia e questa autonomia – ha concluso il Dalai Lama - mi sembra sia prevista dalla costituzione cinese'.

Dalai Lama diserta il Titano: il segretario Berardi stempera la polemica
L’ultima visita ufficiale del Dalai Lama a San Marino risale al 14 giugno 1994. Le polemiche di questi giorni, sulla mancata presenza in Repubblica del XIV Dalai Lama per il pericolo di una rottura diplomatica con la Cina, vengono smentite dai fatti. “Non c’e’ nulla di vero, afferma il Segretario di Stato per gli affari esteri Fabio Berardi, tant’è che il Dalai Lama a San Marino c’è gia stato. E’ vero, prosegue Berardi, che stiamo valutando di invitarlo come oratore ufficiale alla cerimonia di ingresso della Reggenza ma non per il prossimo 1° ottobre, perché per quella data si stanno già vagliando altre ipotesi e lunedì prossimo il Congresso di Stato deciderà sul nome'. 'Il Governo non ha discusso questo problema', conferma il presidente dell’associazione San Marino-Cina. Ma Gianfranco Terenzi sottolinea anche gli ottimi rapporti che la sua organizzazione ha da anni con quella che oggi è la potenza economica mondiale per eccellenza e rimarca la necessità di rafforzarli per offrire al Titano nuove opportunità di sviluppo. “Ci dispiacerebbe, dichiara, che una decisione di questo tipo penalizzi quello che noi stiamo costruendo da anni'. Sono scelte che non spettano all’Associazione San Marino-Cina, aggiunge Terenzi, ma ci risulta che il Governo non abbia preso decisioni e che non ne abbia neppure discusso. La Cina, conclude, può offrire opportunità tali da non poter essere messe in condizioni di rischio fermo restando, sottolinea Terenzi, tutti i riconoscimenti dati al Dalai Lama per il suo lavoro e per il suo impegno a favore della pace”. E sulla mancata tappa sammarinese del Dalai Lama ha chiesto chiarimenti, con una interpellanza, anche il presidente dei popolari Romeo Morri.

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