“Crollano le accuse contro la Fondazione Paneuropea Sammarinese”. Così il movimento commenta la decisione del Tribunale, ufficializzata il 29 novembre, circa presunte “inadempienze amministrative” da parte della Fondazione stessa, poi rivelatesi infondate. “Voci – rimarca in una nota la Fondazione presieduta dal medievista, Franco Cardini - che tuttavia hanno condotto ad una campagna denigratoria nei nostri confronti e ad un inedito e stupefacente blocco dei finanziamenti pubblici per le attività Paneuropee in Repubblica, in particolare l’Università d’Estate della Repubblica di San Marino”. Proprio grazie a Cardini, protagonista nei mesi scorsi di una vibrante protesta, la Fondazione era poi riuscita ad appurare come – solamente sulla base di un esame parziale della documentazione esistente - il Comitato di Controllo sulle Fondazioni avesse ritenuto opportuno chiedere al Tribunale addirittura la radiazione della fondazione. “Un gesto dal sapore prettamente politico” – lo definiscono -, “ora il Tribunale, – aggiungono - preso atto della documentazione completa fornita, ha definitivamente trascritto nel Registro delle Fondazioni tutti i dati che smentiscono frontalmente ogni diceria inerente eventuali scorrettezze da noi compiute”. Nonostante il danno d'immagine ed economico che ritiene di aver subito, la Fondazione non intende alimentare la conflittualità avviando azioni di responsabilità e risarcitorie. “Speriamo – affermano - che termini la stagione dei veleni, e si torni alla piena collaborazione istituzionale”. In tal senso la Fondazione Paneuropea Sammarinese ha già presentato alle Segreterie di Stato competenti il progetto relativo alla 23° edizione dell’Università d’Estate, che si terrà nel prossimo mese di luglio.
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