Formazione e lavoro: per la prima volta dati per valutare opportunità di occupazione

Sono le facoltà di area medica quelle che garantiscono un più alto livello di occupazione. Un dato che emerge dalla prima indagine incrociata condotta dall'Ufficio Statistica, che offre importanti elementi per una approfondita analisi sugli orientamenti scolastici da privilegiare. Uno strumento di supporto per chi dovrà definire le strategie future dello sviluppo. Dallo studio emergono altri aspetti, a partire dal "forte appeal" dell'Università sammarinese, che fra i suoi studenti annovera 49 cittadini del Titano. Poi l'alta percentuale di occupati in possesso di diplomi professionali o tecnici, che sembrano trovare più facilmente lavoro di chi ha raggiunto invece la laurea. Nel confronto tra studenti, occupati e non, l'area favorita risulta quella sanitaria e medica, mentre ci sono molti studenti con lauree artistiche e umanistiche rispetto alle opportunità lavorative. Lo stesso vale per gli architetti. Alta percentuale di occupazione, intorno all'80%, per le aree agricola ed educativa, dove però risulta anche più alta l'incidenza dei non occupati. Rimane come sempre un porto sicuro ingegneria, nonostante l'alto numero di studenti, che caratterizza anche le aree giuridica, economica, motoria e scientifica. Dei 2.745 lavoratori occupati con laurea, sono 304 quelli non occupati, 518 sono frontalieri. Inoltre 292 hanno una laurea di primo livello: 91 umanistica, dove i non occupati sono 63; 81 sociale, 21 non occupati; 71 tecnica, 10; 45 scientifica, 5. Sono in 143 ad averne invece una di secondo livello, e i non occupati in questo caso sono 62. L'analisi, conclude il segretario di Stato Morganti, rappresenta "un lavoro molto prezioso che offre dati certi per l'orientamento. Un bel passo in avanti", che si arricchirà presto delle statistiche sui pensionamenti, per conoscere nel dettaglio il turn over e programmare così le sostituzioni. Dati utili per l'orientamento e per reclutare nuova forza lavoro.

Sergio Barducci

Formazione e lavoro: per la prima volta dati per valutare opportunità di occupazione

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