La Foxconn ammette: "Lavoratori minorenni negli impianti in Cina"
La Foxconn, l'impresa taiwanese da due anni al centro di polemiche per le condizioni di lavoro nelle sue fabbriche ha ammesso di aver fatto lavorare minorenni nei suoi impianti in Cina "in violazione delle leggi del Paese e del codice di comportamento aziendale". Nel 2010 la Foxconn era stata al centro delle cronache internazionali per un'ondata di suicidi dei suoi dipendenti, che intendevano protestare contro le pesanti condizioni di lavoro nelle sue fabbriche nel sud della Cina. L'impresa ha annunciato che ridurrà gli straordinari dalle attuali 20 ore per settimana a nove.
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