Frane: riaperta in salita la strada tra via Oddone Scarito e via Piana
Hanno lavorato ininterrottamente gli uomini dell’azienda di produzione, coadiuvati da una squadra di tecnici di Trento, per rimuovere i detriti e ripulire la scarpata dopo che il fronte franoso si è allargato a 60 metri. Il muro è stato fermato con blocchi di cemento, cosa che ha permesso la riapertura del tratto in salita. Per facilitare le operazioni di ripristino, sono stati abbattuti anche gli alberi sul pendio, proprio allo scopo di diminuire la pressione esercitata dalla scarpata sul muro di contenimento. Da lunedì le squadre provvederanno al ri-consolidamento della parete: si tratterà di interventi a tappe che richiederanno diverso tempo per essere completati. Il muro in pietrame a secco, lo ricordiamo, prima di crollare presentava già un rigonfiamento dovuto all’estensione delle radici di una pianta, e le infiltrazioni d’acqua, per via dell’ultima abbondante nevicata, hanno contribuito a peggiorare la situazione. Sotto controllo già da qualche anno anche altri muri in pietra nella zona di Città, “spanciati” come lo era quello di Borgo prima di crollare: in via Paolo III, nei pressi del carcere dei Cappuccini e in Via Maccioni, tra i parcheggi 6 e 7 dove sono state montate delle placche di metallo per verificare che la parete non si muova.
Silvia Pelliccioni
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