Fuga dei medici: altri 3 dottori si allontanano dall'ospedale, al lavoro per bloccare l'emergenza
Cardiologia, pediatria, ginecologia e il pronto soccorso sono le sezioni dell'ospedale che hanno maggiori criticità in termini di carenza di personale. Ma sono sotto osservazione anche anestesia e ortopedia. Per cercare di fermare la fuga, il Segretario di Stato alla Sanità, Franco Santi, annuncia che a breve sarà depositato il progetto di legge per migliorare le condizioni contrattuali dei medici, così da portarlo in prima lettura in Consiglio a luglio.
Il testo prevede un allineamento all'Italia e il riconoscimento del ruolo di dirigente al personale medico, con l'introduzione di remunerazioni legate più al risultato che all'anzianità e la possibilità di recedere dal rapporto in caso di risultati “fortemente negativi”.
Allo stesso tempo, si tenta di attrarre medici fuori confine, magari con posti a tempo indeterminato. La Segreteria alla Sanità spiega che, nelle prossime settimane, l'Iss predisporrà bandi di concorso per i settori più problematici. Il direttore dell'Istituto, Andrea Gualtieri, conta di invertire la tendenza a partire da settembre, per arrivare, a gennaio, a riorganizzare il settore.
Tra le altre cose, rassicura sul pronto soccorso spiegando che il servizio è garantito. Si continua, poi, a lavorare alla rete di rapporti con le strutture oltreconfine. Sul fronte pensionistico, il Governo punta ad allacciare subito relazioni con l'esecutivo a Roma per arrivare a una modifica di vecchi accordi che causano problemi di totalizzazione dei periodi contribuitivi ai dottori italiani.
Questa mattina la riunione della Consulta socio sanitaria che affronterà l'argomento emergenza medici a luglio. Riconfermato Giuliano Giardi come coordinatore.
Mauro Torresi