E’ stata denominata Operazione Nottingham perché i colpevoli sono gli stessi che avevano lasciato una lettera di sfida alla gendarmeria, firmata Robin di Locksley, all’interno del centro abbronzatura Maya Club di Dogana derubato la notte del 15 dicembre.
Tre i giovani individuati, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, tutti residenti in territorio e già noti alle forze dell’ordine. Due tra l’altro sono tuttora in esperimento probatorio. Circa una dozzina i colpi a loro imputabili. Uno si trova in carcere da ieri; il secondo è stato arrestato nel pomeriggio; mentre il terzo si è costituito alle 19.
“L’attività, portata avanti in stretta collaborazione dalle sezioni di polizia giudiziaria, pronto intervento e antidroga - spiega il Maresciallo Stefano Bernacchia, titolare delle indagini - ha permesso di scoprire il luogo dove i malviventi nascondevano gran parte della refurtiva”. E cioè un garage di una palazzina in Via delle Mimose a Domagnano.
All’interno vi erano due auto, tra cui una Smart rubata in una concessionaria riminese, una moto da cross, un quad, due fucili, una carabina, un silenziatore e numerose cartucce rubati in un garage di via del Serrone a Murata, sette computer Apple ed un pc portatile sottratti alla Titanlito di Dogana, oltre a vari assegni e telefonini. Poi altri oggetti riconducili al furto avvenuto proprio al Maya Club. E non è finita qui: è stato ritrovato anche il caimano portato via recentemente dal Reptilarium, insieme a due scimmiette che per ora mancano all’appello.
Il bottino totale si aggira intorno ai 200mila euro. “L’operazione ha richiesto anche 39 ore consecutive di appostamento – ricorda il Maresciallo Gian Luca Dolcini – ed il suo buon esito è soprattutto il frutto del lavoro esemplare svolto da tutti gli uomini delle tre sezioni impegnati nelle indagini”. “Durante le perquisizioni – aggiunge il Maresciallo Gabriele Gatti – è stata rinvenuta anche una modica quantità di sostanze stupefacenti, acquistata probabilmente con una parte dei proventi dei colpi messi a segno”. I tre dovranno rispondere di compartecipazione in furto. “Ma le indagini proseguono – è stato detto, infine – e non si escludono collegamenti con soggetti non residenti in territorio”.
Silvia Pelliccioni
Tre i giovani individuati, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, tutti residenti in territorio e già noti alle forze dell’ordine. Due tra l’altro sono tuttora in esperimento probatorio. Circa una dozzina i colpi a loro imputabili. Uno si trova in carcere da ieri; il secondo è stato arrestato nel pomeriggio; mentre il terzo si è costituito alle 19.
“L’attività, portata avanti in stretta collaborazione dalle sezioni di polizia giudiziaria, pronto intervento e antidroga - spiega il Maresciallo Stefano Bernacchia, titolare delle indagini - ha permesso di scoprire il luogo dove i malviventi nascondevano gran parte della refurtiva”. E cioè un garage di una palazzina in Via delle Mimose a Domagnano.
All’interno vi erano due auto, tra cui una Smart rubata in una concessionaria riminese, una moto da cross, un quad, due fucili, una carabina, un silenziatore e numerose cartucce rubati in un garage di via del Serrone a Murata, sette computer Apple ed un pc portatile sottratti alla Titanlito di Dogana, oltre a vari assegni e telefonini. Poi altri oggetti riconducili al furto avvenuto proprio al Maya Club. E non è finita qui: è stato ritrovato anche il caimano portato via recentemente dal Reptilarium, insieme a due scimmiette che per ora mancano all’appello.
Il bottino totale si aggira intorno ai 200mila euro. “L’operazione ha richiesto anche 39 ore consecutive di appostamento – ricorda il Maresciallo Gian Luca Dolcini – ed il suo buon esito è soprattutto il frutto del lavoro esemplare svolto da tutti gli uomini delle tre sezioni impegnati nelle indagini”. “Durante le perquisizioni – aggiunge il Maresciallo Gabriele Gatti – è stata rinvenuta anche una modica quantità di sostanze stupefacenti, acquistata probabilmente con una parte dei proventi dei colpi messi a segno”. I tre dovranno rispondere di compartecipazione in furto. “Ma le indagini proseguono – è stato detto, infine – e non si escludono collegamenti con soggetti non residenti in territorio”.
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©