Futuro delle telecomunicazioni: Governo lavora a nuovo progetto. Obiettivi: sicurezza, salute, concorrenza

Ma la questione NetCo è, di fatto, ancora aperta

Lo sviluppo della rete di telecomunicazioni dello Stato resta, al momento, un'incognita. Dopo la messa in liquidazione della Public NetCo - società che gestiva il progetto e che aveva Zte come partner - si attende una nuova linea, soprattutto a livello politico. Il Governo anticipa che è al lavoro su un nuovo progetto. Tra gli obiettivi: la sicurezza dei dati, la tutela della salute e la garanzia della concorrenza sul mercato, come anticipa il segretario alle Telecomunicazioni Beccari. Al momento, però, non è stato individuato alcun partner tecnologico.
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Allo stesso tempo, la questione NetCo è tutt'altro che chiusa: è stato nominato un liquidatore della società e, sullo sfondo, resta la "segnalazione" all'autorità giudiziaria del segretario Ciavatta. I ben informati non escludono eventuali strascichi in sede giudiziaria per operazioni connesse al progetto adesso in stand-by, insieme a possibili responsabilità politiche. Nei giorni scorsi l'ex presidente della NetCo, Matteo Casadei, aveva espresso rammarico per il fatto di avere in magazzino il 95% dei componenti che, ha spiegato, avrebbe potuto consentire lo sviluppo dell'infrastruttura.

Tra le recenti ipotesi, anche quella di un contenzioso con la multinazionale Zte. Dalla compagnia, lo ricordiamo, sono arrivate diverse richieste, tra le quali un versamento di oltre 1 milione e 400mila euro.

Nel servizio, l'intervista al segretario di Stato con delega alle Telecomunicazioni, Luca Beccari
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