G20: da Putin l'invito a lavorare sul riconoscimento reciproco dei certificati di vaccinazione
Al centro del G20, in corso a Roma, ambiente, ripresa e pandemia.
Nelle prime parole del Presidente del Consiglio italiano tutto il sollievo per poter tenere in presenza – dopo oltre due anni – la riunione dei leader mondiali. Anche perché sono spesso i faccia-a-faccia, a margine dei lavori, il sale di questo forum. G20 a regia italiana caratterizzato tuttavia da alcune defezioni illustri. In apertura Draghi non ha mancato di soffermarsi sulla pandemia – uno dei temi nodali – sottolineando come vi siano disparità “moralmente inaccettabili” nella distribuzione globale dei vaccini; che minano la ripresa. L'obiettivo è immunizzare almeno il 70% della popolazione mondiale entro il 2022.
Ma intervenendo da remoto Putin ha accusato alcuni Paesi – anche del G20 – di avere un approccio ingiusto e protezionistico; non essendo disponibili ad un mutuo riconoscimento dei vaccini e dei relativi certificati. Riferimento chiaro, pur senza citarlo, al dossier Sputnik. Da qui una sollecitazione, ai ministri della salute, a lavorare in questa direzione. Oltre all'invito, all'OMS, a velocizzare analisi ed autorizzazioni di vaccini e terapie anti-Covid.
[Banner_Google_ADS]
Sostegno trasversale, poi, dai leader riuniti sotto la Nuvola di Fuksas, all'accordo sulla Global Minimum Tax. Si sta costruendo un nuovo modello economico e il Mondo sarà migliore, ha affermato il Premier italiano. Difficoltà, comunque – in questo G20 -, a trovare un compromesso con Paesi come Cina e India sulla lotta al cambiamento climatico. Solo impegni vaghi; non un buon viatico per la COP26. Da segnalare poi una serie di bilaterali; come quello fra Erdogan e Draghi, che lo scorso aprile definì il Presidente turco un dittatore. Prima stretta di mano, fra i due, dopo le tensioni di questi mesi. Giornata caratterizzata infine dalle manifestazioni di protesta, tenutesi in una Roma blindata: il sit-in del Partito Comunista, contro le politiche del Governo; e il corteo organizzato da Cobas, centri sociali e Fridays for Future. Massima la vigilanza delle forze dell'ordine.
[Banner_Google_ADS]