Dittici, tondi e tanti colori, acidi. Sono queste le forme predilette da Carlo Vedova, giovane artista che vive e lavora a Levico in provincia di Trento, che nella ex chiesetta di Sant’Anna propone una personale di opere in parte inedite e appositamente realizzate per l’occasione. Forme semplici e colori vividi che per Marco Tomasini, curatore della mostra, rimandano alla pop art, ma piu cruda, con forti intensità cromatiche come i fumetti horror, opere che sono un inno agli innumerevoli stimoli che provengono dall’esterno, un cannibalismo mediatico che riesce a contaggiare anche il frutore finale, chi guarda un quadro di vedova. Con questa esposizioni, si chiude il ciclo proposto dalla galleria d’arte moderna, che, lasciando spazio alle nuove generazioni di artisti, intende favorire la loro espressività e promuovere le loro opere. Un ciclo iniziato a maggio con la mostra di Alessandro Lupi, proseguito con le opere di Giuliano Gnatta e in seguito di Danilo Buccella. La mostra di vedova resterà aperta fino al 20 agosto. Poi le opere dei 4 artisti saranno il tema del catalogo riassuntivo previsto entro l’anno.
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