Ancora morti a Gaza, sette persone sono rimaste uccise a Beit Lahya, nel nord della Striscia, in seguito alla deflagrazione di una bomba sganciata da un F16 israeliano. Tra queste anche un videoreporter italiano che lavorava per diverse agenzie internazionali, tra cui l'Associated Press. Si tratta di Simone Camilli, romano 35 anni, il nome è stato confermato poi anche dalla Farnesina. Le altre vittime sono un giornalista di Gaza e artficieri palestinesi che erano stati incaricati di neutralizzare l'ordigno rimasto sul terreno. Il fratello di uno degli artificieri ha riferito che c'era una sorta di trappola nella bomba israeliana. Tutto questo mentre il Gabinetto di Israele si riunisce per discutere dell'andamento dei negoziati al Cairo con le fazioni palestinesi e i possibili, futuri accordi con Gaza. "La morte di Simone Camilli è una tragedia, per la famiglia e per il nostro Paese". E' il primo commento del ministro degli Esteri, Federica Mogherini, che ha espresso il suo cordoglio per la morte del reporter a Gaza. Alcuni parenti di Camilli hanno anche raccontato che Simone viveva "da lungo tempo in quella zona, ma in passato ha seguito anche altri conflitti in zone difficili del mondo, autore di numerosi reportage. E' sempre stato in prima linea". Aveva coperto alcuni dei maggiori eventi dal Medio Oriente alla Turchia ai Balcani fino al disastro della Costa Concordia.
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