Beffa per il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, registrato per 18 minuti in una conversazione con un falso premier armeno dominata dall'ansia di contrastare Mosca. La burla è stata svelata dai suoi autori, due noti intrattenitori radiofonici russi, riporta l'Independent. Johnson nella telefonata esordisce felicitandosi con l'interlocutore, spacciatosi per il neo premier dell'Armenia, Nikol Pashinyan, sollecitandolo a "riequilibrare" la collocazione del suo Paese, tradizionale alleato di Mosca.
E non sembra accorgersi di nulla neppure quando il finto Pashinyan, dopo un accenno al caso Skripal, si mette a sghignazzare dicendo di sperare che i russi non avvelenino anche lui "col Novichok". Stizzita le reazione del Foreign Office, che parla di uno scherzo "infantile" e fuori posto su "argomenti seri", fatto dagli intrattenitori e "da chi c'è dietro di loro".
Scherzo che, a credere a un portavoce, sarebbe stato peraltro scoperto e troncato "subito" grazie a un controllo sulla linea telefonica di partenza. O, almeno, quasi subito: dopo 18 minuti.
E non sembra accorgersi di nulla neppure quando il finto Pashinyan, dopo un accenno al caso Skripal, si mette a sghignazzare dicendo di sperare che i russi non avvelenino anche lui "col Novichok". Stizzita le reazione del Foreign Office, che parla di uno scherzo "infantile" e fuori posto su "argomenti seri", fatto dagli intrattenitori e "da chi c'è dietro di loro".
Scherzo che, a credere a un portavoce, sarebbe stato peraltro scoperto e troncato "subito" grazie a un controllo sulla linea telefonica di partenza. O, almeno, quasi subito: dopo 18 minuti.
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