Torre d'Avorio: Arlotti e Pizzolante incontrano Comites e Associazione San Marino – Italia

Uno scambio reciproco di informazioni e l'impegno di approfondire la vicenda sul versante politico da un lato, e sotto il profilo tecnico-giuridico dall'altro. I parlamentari riminesi Tiziano Arlotti e Sergio Pizzolante, che da tempo seguono da vicino i rapporti italo-sammarinesi, hanno incontrato oggi gli organismi dell'Associazione San Marino – Italia e il Comites per un confronto informale sulle conseguenze dell'indagine Torre d'Avorio. Sono state evidenziate le perplessità, le preoccupazioni ma anche un certo allarme che le verifiche fiscali delle Fiamme Gialle stanno suscitando sia nei destinatari delle comunicazioni, sia in coloro che a vario titolo partecipano del tessuto economico e sociale che gravita intorno a San Marino e ai suoi confini. L'operazione in atto ha un effetto dissuasivo e deterrente – si è detto - verso chi voglia stabilire relazioni non solo economiche con San Marino. Una questione talmente delicata che al momento non ammette commenti avventati – fa sapere Arlotti. E' certa però la volontà dei due parlamentari – conferma l'avvocato Alessandro Petrillo, presente all'incontro – di andare a fondo quanto prima sul caso nelle opportune sedi istituzionali italiane. Come Associazione San Marino – Italia e Comites dal canto nostro – aggiunge Petrillo – svilupperemo una ricerca da un punto di vista tecnico-giuridico per capire le dinamiche e le problematiche sottese a questo tipo di azione investigativa”. A breve un ulteriore confronto tra le parti per poi valutare iniziative da assumere a tutti i livelli. Non si esclude di chiamare in causa anche gli organismi internazionali come l'Ocse. “Quello che sta accadendo – conclude Petrillo – riapre una ferita che sembrava essersi rimarginata dopo gli ultimi accordi improntati alla normalizzazione dei rapporti tra i due Stati”.
Intanto per far fronte all'eccezionale carico di richieste di certificazioni da parte di cittadini e residenti sammarinesi - a seguito delle comunicazioni inviate dalla Guardia di Finanza - la Gendarmeria si trova costretta a modificare l'orario di apertura al pubblico del Comando Centrale. Lo sportello sarà pertanto a disposizione dell'utenza il lunedì dalle 8 alle 18; dal martedì al venerdì dalle 8 alle 13; e al sabato dalle 8 alle 12. Una misura che il Corpo auspica sia soltanto contingente.

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