A seguito di una verifica disposta dal comandante della Gendarmeria Achille Zechini è emersa un’incongruenza tra le armi registrate e quelle effettivamente presenti nell’armeria del comando in cui sono depositate non solo le armi utilizzate dai gendarmi, ma anche tutte quelle confiscate, assegnate e sequestrate. L’anomalia riguarda una pistola. L’episodio è stato segnalato dallo stesso comandante alla magistratura. Avviata un’indagine interna al corpo della gendarmeria. Diverse le ipotesi: non si esclude un difetto o un errore di carattere burocratico, come la mancata registrazione della distruzione dell’arma.
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