E’ arrivato in Repubblica poco dopo mezzogiorno il generale dei Carabinieri Roberto Cirese: una delle massime cariche militari italiane; Cirese è comandante di corpo d’armata del Triveneto e dell’Emilia Romagna. Insieme a lui i generali di divisione Michele Franzè e Massimo Iadanza. A Palazzo Begni l’incontro con il segretario di Stato per l’informazione Giovanni Lonfernini, le più importanti autorità militari della Repubblica e l’ambasciatore d’Italia a San Marino Fabrizio Santurro. Lonfernini ha ricordato il profondo legame esistente tra l’arma dei Carabinieri e la Gendarmeria: 'un rapporto che si esprime – tra le altre cose – in numerose operazioni coordinate'. “San Marino è un esempio unico di libertà e democrazia” – ha detto il generale Cirese –, che ha poi ringraziato per le condoglianze - espresse dal segretario di Stato all’informazione - per la morte del giovane carabiniere Donato Fezzuoglio. “Ci troviamo tutti i giorni ad affrontare la criminalità – ha continuato Cirese – il pericolo di morire è sempre presente: il carabiniere Fezzuoglio è stato ucciso intenzionalmente durante un’azione di tipo militare dei rapinatori”. La visita si è conclusa con la consegna, ai generali italiani, delle onorificenze dell’Ordine Equestre di Sant’Agata.
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