La vicenda aveva avuto – in queste ore, sul Titano – non pochi strascichi, specie sui social. Un'attenzione giustificata, forse, dal forte valore simbolico di quanto avvenuto giovedì all'Assemblea generale dell'ONU, quando la grande maggioranza dei Paesi membri ha approvato la risoluzione di condanna al riconoscimento di Gerusalemme, quale capitale di Israele, da parte di Washington. Il problema è che il Titano – nella tabella diffusa dai media –, risultava tra i Paesi che non avevano partecipato al voto. E anche oggi – spulciando sul sito delle Nazioni Unite – l'indicazione resta la medesima. Il Segretario di Stato Nicola Renzi – tuttavia - aveva già affermato, ieri, che San Marino aveva votato a favore della risoluzione. A chiarire definitivamente, quello che appariva un giallo, è l'ambasciatore della Repubblica presso le Nazioni Unite. “C'è stato un disguido tecnico – afferma Damiano Beleffi – e il nostro voto non è apparso sul tabellone. Subito dopo, allora, ho significato al Segretariato ONU la nostra intenzione di voto favorevole, e fatto una dichiarazione di voto scritta, che è stata poi registrata nel corso della seduta”. Il “si” di San Marino, alla risoluzione, apparirà insomma nel verbale della riunione, non appena questo sarà disponibile; presumibilmente entro 2-3 settimane. Equivoco chiarito, dunque. Il Titano, come anticipato, si è opposto – insieme a gran parte della Comunità Internazionale – allo “strappo” di Trump sullo status della Città Santa.
Riproduzione riservata ©