Sì, ad una più efficace e razionale separazione dei rifiuti; no, invece, ad un ipotetico inceneritore in territorio sammarinese perché sarebbe anti-economico oltre ad incontrare la probabile resistenza della popolazione. Questa in sintesi la tesi sostenuta dal professor Ferrari per San Marino, principale relatore del convegno “Il valore del rifiuto”. Una realtà, quella sammarinese, che nel 2008 ha prodotto 156.949 quintali di Rsu, con un impatto della raccolta differenziata di circa il 20%. La Repubblica di San Marino – ha affermato il Segretario di Stato Marco Arzilli – deve decidere cosa vuol fare in futuro in questo settore. Tante le ipotesi sul campo e anche i promotori di possibili iniziative in questo ambito. La soluzione ipotizzata dal professor Ferrari punta, intanto, sulla diminuzione dei rifiuti da portare nelle discariche italiane. “I rifiuti separati – dice poi - non solo consentono di abbattere i costi, ma diventano un valore”.
Luca Salvatori
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