Il Segretario al territorio raccoglie l'invito del sindaco di Coriano a raggiungere il 70% di differenziata. L'audit sulla gestione dei rifiuti richiesto all'Azienda dei Servizi ha messo in luce dati ora sul tavolo di Stefano Canti e che serviranno alla politica per decidere la strada da intraprendere.
Delle 10.000 tonnellate conferite all'inceneritore di Coriano, circa il 50% sono rifiuti organici, scarti di cucina e mense. Emerge inoltre che la raccolta differenziata degli altri rifiuti urbani funziona bene anche con cassonetti stradali mentre va implementata quella dei rifiuti speciali nelle zone industriali.
A Borgo, Domagnano e Serravalle – ricorda Canti – non avviene raccolta differenziata; ci sono cassonetti per carta, plastica, metalli, vetro. Attivando la raccolta differenziata del solo organico su tutto il territorio – spiega – passeremmo dal 43% direttamente al 71%, dimezzando così i rifiuti conferiti nell'inceneritore. E' il primo passo da compiere”.
Con quale sistema? “Porta a porta o raccolta stradale – risponde – è una scelta politica. Il nostro obiettivo è raggiungere il 70%. Abbiamo dei dati inconfutabili che ci dicono che sia in un modo che nell'altro può essere raggiunta questa percentuale”. Nella scelta incidono i costi: 260 euro a tonnellata per il porta a porta, 31 euro per la raccolta stradale. La differenza per la sola raccolta di rifiuto organico si aggira attorno al milione, risorse che potrebbero essere investite – continua Canti – per implementare l'impianto di compostaggio, rispettando così non solo l'accordo con la regione, ma anche gli obblighi internazionali dettati dalla Direttiva Quadro dell'Unione Europea che sancisce il principio di autosufficienza degli Stati.
Spetta alla Commissione Consiliare individuare quale sistema adottare. Si riunirà il 4,5, e 6 agosto e "dovrà uscire con un indirizzo ben preciso per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di raccolta differenziata", nel rispetto del principio “chi inquina paga”.