E’ durato circa trenta minuti l’incontro privato tra Berlusconi e Gheddafi, sotto la tenda beduina allestita nel giardino della residenza dell’ambasciatore libico a Roma. Stretto riserbo sui temi del mini-vertice. Ma potrebbe essere stata l’occasione per cominciare ad affrontare le questioni dell’agenda Italia-Libia, che vanno dal gas alle infrastrutture, fino agli immigrati. In serata l’Iftar, la tradizionale cena del Ramadan, offerta dal premier al rais e a circa 800 invitati. Per gli ospiti anche uno spettacolo d’eccezione: la sfilata dei 30 cavalli berberi portati appositamente da Tripoli, seguita dal Carosello dei Carabinieri. Anche oggi intanto lezione di Corano per il Colonnello con altre duecento hostess arrivate in pullman all’Accademia libica. “La donna è più rispettata in Libia che in Occidente” Questo, pare, il principale messaggio lanciato durante l’incontro. Non è mancato poi un nuovo invito a convertirsi. “L’Islam è l’ultima religione”, avrebbe detto Gheddafi, “se bisogna credere in una sola fede deve essere quella di Maometto”. Non si spengono intanto le polemiche politiche sulla visita in Italia del leader libico. Molto critici i finiani e le opposizioni, mentre i giovani ebrei parlano di spettacolo indecente. Distaccato dissenso da parte della Chiesa.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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