Già 2600 i vaccini distribuiti
Il dottor Tiziano Bugli ricorda che i 17 medici di base, cui quest’anno si sono aggiunti anche i pediatri, segnaleranno ogni caso di influenza. Una delle malattie più comuni, considerata quasi banale, ma che in Italia è al terzo posto per causa di mortalità, dopo Aids e tubercolosi.
Una malattia che è anche costo sociale, per i giorni di assenza dal lavoro e per la sanità: si calcola che un unico episodio influenzale arrivi a costare 330 euro. Nella stagione 2002-2003 l’influenza colpì 2.000 sammarinesi, quasi il 10% della popolazione. Lo scorso anno vi sono stati meno di mille casi, per una serie di coincidenze fortuite ha spiegato Canducci, con 4.000 soggetti vaccinati di cui 90 bambini da zero a 12 anni. Quest’anno la campagna si avvale anche del prezioso contributo del professor Fabrizio Pregliasco, dell’istituto di virologia dell’Università di Milano, che ha spiegato come l’influenza, per essere tale, abbia tre caratteristiche fondamentali: febbre elevata, oltre i 38 gradi col picco iniziale ed improvviso, dolori muscolari ed articolari e tosse. “L’approccio alla vaccinazione è ancora titubante, molti considerano esagerato ricorrervi – ha aggiunto – mentre il vaccino è un obbligo morale perché è un salva vita. Non è l’influenza ad uccidere ma le complicanze”. Quest’anno la medicina sammarinese insiste particolarmente sul personale sanitario, ma dovrebbero ricorrere al vaccino tutti coloro che si trovano più frequentemente a contatto col pubblico.