La notizia tanto attesa è arrivata, Gianfranco Ercolani non si trova più in carcere. Venerdì scorso è stato firmato il provvedimento che concedeva al sammarinese il cambio di detenzione, e sicuramente da mercoledì non si trova più in prigione. L’ambasciatore di San Marino a Cuba Luca Brandi, che ha ricevuto la conferma dall’ambasciatore cubano a Roma e dal responsabile per San Marino della direzione Europa del ministero degli esteri cubano, afferma di non sapere ancora, con certezza, se Ercolani sia in stato di libertà vigilata o se agli arresti domiciliari. Di sicuro, il sammarinese ha dovuto affittare una “casa particular”, come la chiamano a Cuba, perché costretto a rimanere nella provincia de L’Avana. Ercolani aveva infatti un’altra casa, ma in una provincia diversa. Il processo, ha detto l’avvocato che sta seguendo Gianfranco Ercolani, si farà comunque ma la data non si sa ancora. Concesso il cambio di detenzione però, sembrerebbe plausibile l’ipotesi per cui sarebbe ormai decaduta, a carico del sammarinese, l’imputazione più grave, per omicidio colposo. Rimarrebbe forse in piedi il reato di omissione di soccorso, o di “abandono de desvalido”, come viene chiamato, che però prevede una condanna da un minimo di tre mesi ad un massimo di un anno di detenzione. Pena che Ercolani, in questo caso, avrebbe già scontato. La pratica del caso è ora passata al giudice che dovrà decidere se rinviare o meno il sammarinese a giudizio o se proscioglierlo completamente. Il 2 aprile infine, è previsto un incontro tra Gianfranco Ercolani, assistito dal suo avvocato locale, e i responsabili dell’Ufficio immigrazione di Cuba, che avrebbero perfino facoltà di espellerlo e concedergli quindi il ritorno a San Marino.
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